Il Santo, Yogiraj Sarkar Godariwale Ji
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YOGIRAJ SARKAR GODARIWALE SHRI NAND LAL JI nacque nel 1874 a Nowshera, Gujranwala, una regione che allora faceva parte dell’India pre-partizione. Rinomato Santo Yogi Indù e Maestro dello Yoga tra il XIX e il XX secolo, fu ampiamente conosciuto come promotore della pace e dell’armonia. I Suoi insegnamenti sottolineavano l’unità di tutte le religioni e il rispetto per ogni essere vivente.

Il Santo nacque in una famiglia di bramini indù. Suo padre, il Pandit Govardhan Das Ji, era stimato per la sua benevolenza all’interno del villaggio. Dopo aver completato con successo gli studi secondari, il Santo fu arruolato all’età di diciassette anni nell’Esercito Indiano Britannico. Come soldato scrupoloso e coraggioso del Reggimento del Punjab, ricevette numerosi riconoscimenti per il suo valore e per il servizio esemplare. Tuttavia, nel 1920, Egli prese la risoluta decisione di rinunciare a tutti gli onori mondani e si ritirò in una vita di solitudine spirituale nel villaggio di Dhal Dhola, situato nel Distretto di Gujrat.

Il Santo dedicò interamente la propria esistenza al benessere dell’umanità. Insegnò ai Suoi devoti l’importanza del servizio disinteressato, esortandoli a compiere atti di carità con l’unico scopo di aiutare il prossimo, senza alcun tornaconto personale.

Scelse la semplicità al posto del materialismo, si allontanò dai piaceri terreni e, con il Suo esempio, illuminò il cammino spirituale di chi Gli era vicino. Il Suo volto sereno e l’aura radiosa affascinavano tutti coloro che Lo incontravano, attirando ai Suoi Sacri Piedi cercatori di pace e di illuminazione. La Sua Presenza Divina divenne un balsamo per le sofferenze di moltitudini, portando conforto a coloro che erano afflitti dal dolore. La Sua voce colma di beatitudine, permeata di saggezza e compassione, incantava persone di ogni ceto sociale, trascendendo confini religiosi e culturali.

“Non puoi celare il Sole dietro il palmo della mano,
né rinchiudere il profumo delle rose regali.
Il giorno deve sorgere squarciando i veli dell’oscurità,e il torrente deve scorrere infrangendo il cuore delle rocce.”

Profondo studioso e Maestro spirituale, il Santo scrisse numerosi testi sacri in persiano e in urdu, ribadendo la verità eterna: “DIO è immanente in tutti gli esseri—dal più piccolo granello di sabbia fino alla presenza nei viventi”.
La Sua opera letteraria trasmetteva un messaggio di amore universale, esortando l’umanità a liberare l’anima dalla falsità, dall’avidità e dall’inganno, per abbracciare invece la beatitudine eterna della realizzazione divina.

“L’uomo è colmato di felicità quando si è consacrato con tutto il cuore e l’anima ai Sacri Piedi di Loto del proprio Maestro Spirituale, e Lo serve con devozione pura e disinteressata”

Le sue parole incantatorie risuonavano profondamente nell’animo dei suoi seguaci, guidandoli sul sentiero del risveglio spirituale e della comunione con il Divino.

Nel 1940, il Santo trascese la sua esistenza terrena, facendo ritorno alla Sua dimora celeste. Egli trasmise la Sua sacra eredità al Suo successore, Sua Santità Kundan Lal Ji, il quale continuò con incrollabile dedizione a diffondere i Suoi insegnamenti divini per le generazioni future. Da Gujranwala a Hathras, in India, la discendenza spirituale proseguì, culminando nella costruzione del Sacro Santuario nel 1961—uno spazio consacrato alla meditazione, alla devozione e alla pratica spirituale.

Ogni giorno, il Santuario del Santo viene adornato con decorazioni floreali, espressione vivida di fede e venerazione. La Sua anima radiosa e trascendente è venerata ed esaltata da milioni di devoti in tutto il mondo.

Amato Pramashwar
L’Infinito ~ Tua Grazia
Possa la Tua Anima Divina e Santa
Riposare per sempre in questo Luogo.